Mi chiamo Alessia Napolitano.

Mi occupo di letteratura per l’infanzia affidandomi a una poetica che continua ad evolversi nel tempo e grazie al confronto con tutte le mie lettrici.

Uno sguardo in divenire

Amo la letteratura per l’infanzia proprio in virtù di quel “per” precipuo che da sempre mi restituisce la giusta misura con cui guardare e studiare l’editoria dedicata a bambini e ragazzi. Progetto e conduco percorsi di formazione per adulti perché possano diventare lettori sempre più sensibili ai linguaggi della letteratura, e portare questa ricchezza ai bambini.

Il mio è un approccio che è cambiato nel tempo e che continuerà a cambiare, e lo condivido con voi così che possiate fare vostro questo intento al divenire, questo sguardo sul presente che sempre ci interroga su cosa significhi il gesto di leggere.

Una critica indulgente

Fare critica letteraria non vuol dire giudicare i libri e i loro lettori, ma intavolare un discorso sui linguaggi della letteratura.

Sviluppare sguardi e pensieri sui libri per bambini può vivificare un mercato editoriale oggi in grande espansione, che tuttavia rischia di omologare i gusti dei lettori, specialmente quelli del lettore adulto. 

Si può fare critica letteraria di un libro bellissimo. Si può fare critica letteraria di un libro meno riuscito.

Si può andare in profondità, ricordandosi sempre che un libro è solo un libro.

I libri possono molto, i libri non sono tutto

Un libro non fa né bene né male.  

Uno dei più grandi doni che ci fa la letteratura è quello della sua inutilità. 

Un’inutilità preziosissima, che mi riprometto di salvaguardare e di trasmettervi, anche e soprattutto se vi siete appassionati ai libri per bambini.

Le storie, la voce

Ci sono ancora storie che si possono narrare.

Oltre ad occuparmi – come libraia e come formatrice – di editoria, sono raccontastorie e insegno a raccontare le fiabe a memoria.

Le fiabe sono per tutti, per i grandi e per i piccoli: siamo ancora una comunità narrante, ma abbiamo bisogno di un focolare.